Cristo se hace hombre en la humildad de nuestra carne

El interés del Verbo al hacerse hombre no fue por El mismo, sino por amor al hombre ... que lo abajó, obligándolo a hacerle feliz ... porque Dios es Feliz, haciendo feliz a cuanto le rodea! Su ser es darse, comunicarse! dar y comunicar su dicha, sus perfecciones, su divinidad, su VIDA! El  Verbo se hizo Carne para juntar lo separado, para renovar la imagen divina en el corazón del hombre mediante la expiación, para unir el cielo con la tierra, y esto es eterno!

Siempre el MÓVIL DEL AMOR, ha movido a Dios en todas sus obras, y en la redención muy particularmente! 

Rugiada Celestiale

E' questo il nome che Conchita da' a quel particolare tipo di preghiera che è un modo speciale, intimo e intenso di stare con Dio. E non c'è niente di più bello che sentire l'amore del Signore sempre, in ogni momento, sperimentare la sua bontà, toccare con mano il suo perdono e il suo conforto.

Ma andiamo con ordine.

Tutti siamo capaci di pregare: c'è chi lo fa solo in chiesa, chi prima di addormentarsi, chi con parole sue e chi con preghiere preconfezionate. Secondo Sant'Ignazio esistono vari metodi di preghiera e le anime devono scegliere quello che a loro più conviene. Padre Felix ne aveva individuati due:  la lettura meditata e la meditazione affettiva o orazione affettiva. La prima consiste nel leggere lentamente dei brani, fermandosi di volta in volta per pensare più a lungo su ciò che si è letto. E' bene assorbire le idee degli autori ma lasciare che anche il proprio cuore parli e ci sia una riflessione personale, guidata sempre dallo Spirito Santo.

La seconda consiste nell'amare Dio, non è tanto un soffermarsi su riflessioni o pensieri ma parlare con Gesù con molta confidenza, come ad un caro amico, o concentrarsi su Dio anche senza dire nulla.

Ma quello che P. Felix raccomandava più di tutto era uno “spirito di orazione”, cioè un sentimento di preghiera che ci sentiamo dentro fin dal risveglio, sul bus mentre andiamo al lavoro, in palestra, in discoteca!

La premessa è l'amore, un amore costante per il Padre onnipotente che si fa preghiera costante. P .Felix dice di “tener presente Dio, che ci guarda. Parlare con Lui frequentemente” dice anche di prendere “l'abitudine preziosa di riferire tutto a Dio”.

Questo “spirito di orazione” Padre Felix lo chiama “attenzione amorosa a Dio”. Non è l'unico a utilizzare quest'espressione. Infatti compare anche negli scritti di Sant'Agostino, San Giovanni della croce e San Francesco di Sales. Per il Padre fondatore dei Missionari dello Spirito Santo però ci sono delle caratteristiche ben precise: a) è attenzione, come i girasoli che sono sempre rivolti verso il sole così dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei confronti di Dio, b) è amorosa, non fredda o puramente intellettuale ma è un innamoramento di Dio che non ce lo fa mai dimenticare, c) è costante, cioè porsi sotto lo sguardo di Dio fin dal primo momento del giorno, come un innamorato che pensa sempre alla sua amata, vuole stare sempre con lei e non si stanca di guardarla.

Tutto questo può sembrare un po' complicato, serve esercizio, certo, e la grazia dello Spirito Santo, ma quest'unione con Dio così intima fa trovare la gioia al nostro cuore che spesso viene ferito, deluso, amareggiato.

Serve fare le cose che facciamo tutti i giorni, anche le più semplici, con purezza d'intenzioni cioè con amore, parlare con Dio spesso durante la giornata, anche brevemente, ringraziandolo per ciò che ci dona da vivere o condividendo con Lui i nostri dubbi, i nostri dolori, fare qualche piccolo sacrificio, visitare Gesù nel Santissimo Sacramento.

Quest' “attenzione amorosa a Dio” è attiva perchè in parte frutto di un nostro esercizio oltre che della grazia dataci dallo Spirito che abita in noi, ed è possibile se ci sono le condizioni necessarie cioè il raccoglimento. Dio è in noi ma per trovarlo ci vuole silenzio, un silenzio interiore.

L' attenzione amorosa attiva può portare alla pura contemplazione, che in altri termini è quella che P. Felix chiama attenzione amorosa passiva. E' come se non si potesse mai dimenticare Dio, è stare con Lui sentendosi avvolti, abbracciati dalla sua presenza e dal suo amore, senza parole, nemmeno interiori. Ed è una grazia che Lui ci dona.

E' questa la rugiada celestiale di cui parla Conchita che le lascia pace, unione e amore.

A volte basta poco, basta chiedere con convinzione e profonda fiducia, bastano attimi che diventano d'infinito con la grazia del Signore.

 by Cinzia Cella

Boicot contra el Narcotrafico.

Últimamente las voces de nuestro país se han escuchado con grande fuerza. Sobre todo aquella de los jóvenes. Demandamos justicia, paz y libertad de expresión, queremos despertar conciencias, realizar cambios significativos, concretizar ideales de un país con el que soñamos contar. Sentimos indignación de frente a la falta de respeto al ser humano y a su dignidad. Indignación por aquellos que juegan con la necesidad de la gente, atropellando valores, disimulando caridad, promoviendo vicios en todas sus acepciones. Y quisiéramos combatir el narcotráfico y terminar de una vez por todas con la violencia en nuestro país. Hagámos lo que nos corresponde a nosotros, comienza por hacer algo TU mismo. 

No consumas drogas, estás promoviendo tu mismo la violencia en México!

Tu eres el Cristo!

La confesión de fe de parte de Pedro: Tu eres el Cristo! viene colocada a mitad del Evangelio de Marcos y funciona como clave interpretativa del entero mensaje que contiene el evangelio. Frase importante y decisiva para vida de un discípulo, de un apóstol, de cualquier cristiano!

Sin embargo la reacción sucesiva del discípulo deja mucho que pensar! Parecería que en realidad no ha entendido el peso y la profundidad que sus palabras contienen, y suena mas bien a la repetición automática de una frase prefabricada, de esas frases que hemos ya escuchado tantas veces que llegan a perder el verdadero significado que en realidad poseen. O quizá es la pretensión de haber entendido todo sobre "el Cristo"... o peor aún, la pretensión de mostrarte como debe ser un Cristo! ... como debe ser Dios!
He escuchado tantas veces el reclamo de muchas personas de frente a la propia realidad: Dios debería ayudarme, Dios debería solucionar tal o cual cosa, Dios pudiera intervenir en esto. Y me parece encontrar la misma dinámica de Pedro en el evangelio. La pretensión de querer enseñarle a Dios como se hace su chamba! Quien sabe si nuestra imagen de Dios no corresponde a aquella que tenían los fariseos o los no creyentes del tiempo: Un Dios que DEBE resolverme todo, en virtud de su fuerza, poder, amor.

La respuesta de Jesús es fuerte, contundente: El destino de muerte del Cristo!, y con ello revela el estilo de Dios: El DON de la propia vida por AMOR.

Así es, si algo debemos esperar de Dios, es solo el ejemplo de como se ama hasta el extremo: dando la vida.  La confianza total del Hijo en su Padre! Abandónate en las manos de aquel que sabes te ama!

Tenemos un Dios que es un crucificado! En su muerte, en su aparente derrota... se encuentra en realidad la esperanza del hombre! La VIDA del resucitado.

La CRUZ, el anonadamiento, la entrega total a la voluntad de aquel que nos ama. Lejos de ser una respuesta pasiva, representa el espacio de gracia y responsabilidad del hombre de frente a su libertad.

Dios no te solucionará los problemas, es tu responsabilidad decidir de frente a la vida. En fondo Dios tutela tu libertad.

Libertad no significa hacer lo que tu quieras, sino tener la posibilidad de decidir! ... no es esto AMOR?

El dolor, el sufrimiento, la muerte son realidades inevitables para el hombre, depende de ti el modo en el cual las afrontarás. De frente a estos dolores es Dios quien se conmueve primero y amando te busca, para que tú decidiéndote seas quien realmente eres: Hijo confiado.

Si faccia Santo per poter fare SANTI, nessuno da ciò che non ha!

La preghiera è amore. Amore in una delle sue più pure espressioni, dove la reciprocità prende forma, dove si lascia lo spazio perché l'altro parli, e così, lasciamo che Egli ci sia! Pregare è lasciare che Dio ci sia in noi. Pregare è ascoltare, rispondere, attendere..significa mettere in evidenza i miei desideri, preoccupazioni. Pregare è fidarsi, essere vulnerabile di fronte a Colui che sappiamo ci ama. Nella preghiera attingiamo all'amore per rimanere nella speranza. Intercedere per altri è amarli, interessarci in essi, preoccuparci delle loro vicende, significa avere una delicata attenzione di ciò che succede nella loro vita. La preghiera di intercessione che caratterizza la Spiritualità della Croce è quella che prega per i sacerdoti. Nata in in contesto di persecuzione religiosa, la Spiritualità della Croce si ha interessato sempre per tutto ciò che riguarda il sacerdozio, vive una sensibilità particolare per la persona del sacerdote. Cerchiamo la trasformazione dei sacerdoti in Cristo. Dacci Signore Pastori secondo il tuo cuore! è il grido della Chiesa di oggi. Dacci autentici Padri! capaci di essere trasparenza dell'amore misericordioso di Dio. In un tempo in cui la chiesa necessita di testimoniare fortemente al mondo la coerenza del suo messaggio di amore e di consegna totale, l'incarnazione del Figlio di Dio in tutti e in ognuno dei suoi sacerdote è un impegno urgente. Sacerdoti Santi! mi riferisco  alla santità che è impegno di solidarietà con l'umanità, impegno di amore verso tutti gli uomini, fedeltà a Dio e al suo Regno. Santità che si esprime in azioni concrete di vicinanza, di aiuto, di ascolto, di consolazione. Direbbe nostra Madre Conchita: Non un Santo di Altare! ma Colui che vive con Passione la propria vita! Un sacerdote Santo, santifica la sua Chiesa, Un sacerdote santo è strumento di grazie per il mondo intero. Un santo forma altri santi! Crea Coscienza, genera processi di vita cristiana. Un santo è capaci di muovere cuori, svegliare l'amore. Un santo è esempio di Vita, genera santità.
Preghiamo per i sacerdoti! figure di Cristo che si offre per la salvezza degli uomini. Amore che si dona totalmente, che si consegna, che si dimentica di se per essere non più proprietà privata, ma appartenenza del mondo! Abbiamo bisogno di altri Cristi sulla terra, capaci di difendere la verità, la giustizia e la Pace. 

Hágase SANTO para poder hacer SANTOS, Nadie da lo que no tiene.

La oración es amor. Amor en una de sus más puras expresiones, donde la reciprocidad toma forma, donde se deja espacio para que el otro hable, y así, dejamos que éste realmente sea! Orar es dejar que Dios sea en nosotros. Es escuchar, responder, atender, es poner en evidencia mis anhelos, deseos, preocupaciones. Orar es confiar, es ser vulnerable de frente a aquel sabemos nos ama.En la oración recurrimos al amor para permanecer en la esperanza. Interceder por otros es amarlos, interesarnos en ellos, preocuparnos de lo que viven, tener una delicada atención a lo que en sus vidas sucede.
La oración de intercesión que caracteriza la Espiritualidad de la Cruz es aquella que ora por los sacerdotes. Nacida en un contexto de persecución religiosa, la Espiritualidad de la Cruz se ha interesado siempre por todo lo que se refiere al sacerdocio, vive una sensibilidad especial por la persona del sacerdote.
Buscamos la transformación de los sacerdotes en Cristo. Danos Señor Pastores según tu corazón! es el grito de la Iglesia hoy. Danos verdaderos Padres, capaces de transparentar el amor misericordioso de Dios. En un momento del mundo en donde la Iglesia necesita testimoniar fuertemente la coherencia de su mensaje de amor y entrega total, la encarnación del Hijo de Dios en todos y cada uno de sus sacerdotes es empeño urgente. Sacerdotes Santos!Me refiero a la santidad que es compromiso de solidaridad con la humanidad, de amor hacia todos los hombres, de fidelidad a Dios y su Reino. Santidad que se expresa en acciones concretas de cercanía, de ayuda, de escucha, de consuelo. Diría nuestra madre, ¡no un santo de altar!, sino de aquel que vive con pasión su vida consagrada.
Un sacerdote santo santifica su Iglesia! Un sacerdote santo es canal de gracias para el mundo entero! Un santo forma otros santos. Crea conciencia, genera procesos de vida cristiana. Un santo mueve corazones, despierta el deseo de amor, enorgullece por su ejemplo, engendra santidad!
Oremos por los sacerdotes, figura de Cristo que se ha ofrecido por la salvación de la humanidad. Amor que se dona totalmente, que se entrega, que se olvida de si mismo para ser ya no propiedad privada, sino perteneciente al mundo entero. Necesitamos otros Cristos en la tierra, capaces de defender la verdad, la justicia y la Paz.

Irradiare Cristo

Gesù aiutaci a vivere e diffondere la Spiritualità della Croce ovunque noi andiamo;
inondaci del tuo Spirito e della tua Vita;
prendi possesso del nostro essere così pienamente 
che tutta la nostra vita sia soltanto un'irradiazione della Tua!;


Risplendi in noi e attraverso di noi;
che chiunque ci avvicini senta in noi la tua presenza;
chi viene a noi cerchi TE, 
e veda soltanto TE.


Resta con noi, così cominceremo a risplendere come risplendi Tu,
così da essere LUCE per gli altri 
nella bontà, la verità e la giustizia;
La Luce, Gesù, verrà tutta da TE, e nulla di essa sarà nostra proprietà,
sarai TU ad illuminare attraverso di noi.
Fa che noi Ti lodiamo nel modo che piace a Te, effondendo la Tua Luce
su quanti ci stanno attorno;
che noi PREDICHIAMO di te con il nostro esempio, con la FORZA che TRASCINA,
con il suadente influsso del nostro operare,
con l'evidente pienezza dell'amore di cui il nostro cuore trabocca.


Amen!

El Crucificado

El Crucificado no tiene nada de aquella fuerza, potencia, superioridad que parecerían las caracteristicas del Divino: Más bien demuestra debilidad, inferioridad, sumisión. En el Crucificado no se ve un a un "dios", ni a un héroe y su estilo de ser y el modo en el que éstos mueren, es más, no es ni siquiera comparable al estilo de un sabio como Sócrates que murió en la calma y en la nobleza de su decisión.

Con una mirada contemplativa  y de adoración, podemos comprender que la ENTREGA de Cristo en la Cruz, la ENTREGA al Padre y a los hombres, refleja en Jesús una perfecta actitud de obediencia, de ofrecimiento y de amor.

La obediencia de Jesús, Hijo del Padre hasta la muerte, es la REVELACION coherente de su modo filial de referirse al Padre. El, que es la Palabra, desde siempre no puede sino vivir al estilo de la Palabra aceptada con obediencia.

Carlo Maria Martini.

La Cruz abraza a cada uno de nosotros y nos deja una misión en nuestra vida personal, en nuestra familia, con nuestros amigos y conocidos, ¡En donde quiera encontramos y nos encontramos con Cruces! Pienso en tantas familias quebrantadas o rotas, pienso también en aquellas enfermedades no aceptadas, en problemas en el corazon no resueltos: sentimientos y resentimientos amargos que se albergan dentro. ¡Cuántas de estas Cruces sube y bajan por los elevadores, caminan por nuestras calles, entran en el metro de la ciudad, viven en nuestra ciudad!

A menudo son Cruces sin nombre y sin esperanza. Son algunas veces cruces poco tolerables. te llevan a la desesperación o en el peor de los casos a la resignación.

Jesús, desde su Cruz, invita a cada uno de nosotros, hoy, a poner todas estas Cruces, y la nuestra, en relación con la suya.

Carlo Maria Martini.

Jesus con la Cruz

Es imposible acoger la Cruz de Cristo - y la Cruz del Cristiano- sin un camino de vida espiritual. La Cruz no tiene sentido para quien confía solo en la eficacia material, en programas técnicos o puros proyectos sociales. No tiene sentido para quien no quiere dar espacio a la vida interior, para quien piensa que los problemas humanos pueden resolverse pasando por encima del hombre, de su libertad, de su corazón.

La falta de profundas actitudes espirituales (de una vida interior, de una experiencia de Dios) tiende, por lo tanto a hacer vano el mensaje de la Cruz. Encontramos la Cruz en nuestras Iglesias, la ponemos en nuestras casas, la llevamos al cuello sin tener en realidad la fuerza y el coraje de tomar y aceptar nuestra propia Cruz junto a la de Jesús.

Carlo Maria Martini.

L'Eucaristia